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DANIELE BASSO APPRODA A PORTOFINO.
ALL’INGRESSO DEL MUSEO INTERNAZIONALE DEL PARCO SUL CELEBRE MOLO, L’OPERA SPECCHIANTE “WE=WALL” RIFLETTE L’ORIZZONTE E FA RIFLETTERE SUI NUOVI E VECCHI CONFINI DELL’ANIMO UMANO.
Il 22 Luglio, in una soirèe speciale che inizierà alle h17,00 con la conferenza stampa e proseguirà con un light cocktail alle h 18,00, il prestigioso Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto (Molo Umberto I), diretto da Daniele Crippa, in collaborazione con Serena Mormino, Presidente Associazione Culturale AMARTE®, si arricchirà di una nuova opera d’arte realizzata dal giovane artista/designer Daniele Basso.
Nato nella Moda con Gianni Versace, laureato in economia in Italia e in USA, tra marketing e comunicazione, nel 2006 fonda lo studio GlocalDesign (think Global, act Local) e dopo aver collaborato con alcuni tra migliori marchi di Design del Made in Italy (Versace, Krizia, Zegna, Molteni&C, Lumen Center Italia, Swarovski, Gruppo Fiat…), oggi si avvicina l’Arte quale linguaggio universale per condividere al meglio le proprie riflessioni e stimolarne delle nuove, nell’imprevedibile e ipertrofico villaggio globale che è diventato il mondo.
Serena Mormino, curatrice ed artefice della serata, tra i primi a credere nelle potenzialità del lavoro di Basso, lo ritiene “un designer eclettico, dalla profonda concettualità che lo distingue dalla maggior parte dei colleghi. Il suo progetto di tesi è stato esposto al Carrousel du Louvre di Parigi nel 2001 e quest’anno è stato invitato alla 54^ Biennale di Venezia. Alla base dei suoi lavori è visibile un percorso logico emozionale proprio dell’Arte. Con l’opera WE=WALL (Acciao Ni/Cr a specchio e CorTen, 120x80 – h320) entra a far parte della collezione permanente di uno dei Musei di Scultura più prestigiosi al mondo - accanto a grandi nomi quali Pomodoro, Arman, Rotella, Fontana, Mondino, Atchugarry, De Pero, Fiume, per citarne alcuni – esprimendo a pieno la sua vocazione all’Arte, nata tra gli oggetti di design, ma per trovare maggiore consapevolezza del suo cammino artistico di altissimo livello”.
“Le storie – ci spiega Basso – hanno un grande potere. Ci aiutano a conquistare simpatia e fiducia, a conoscere il passato e le società, ma soprattutto a riflettere e comprendere il mondo che ci circonda. WE=WALL è una storia che ha inizio con un viaggio a Berlino, virtuale nel 1989, reale nel 2004 ma non ancora concluso. E’ la storia di tutti noi che sappiamo stupirci, commuoverci e indignarci. Un viaggio attraverso i nostri limiti e le nostre paure, nel continuo cambiamento che la vita ci impone, tra sogno e realtà, bene e male, giusto e sbagliato.”
“Da piccolo - prosegue Basso – immaginavo il mondo attraverso informazioni semplici, come: “a Berlino c’è il Muro!”. Ma nel 2004 sono rimasto attonito dalla velocità, determinazione e meticolosità con cui è stato cancellato il passato recente. Nuove architetture ottimiste hanno sgretolato anni di dolore. Allora mi chiedo se dimenticare significhi superare? Come possiamo migliorare, se cancelliamo la memoria?
In quest’opera ho fatto mio il profilo del muro, metafora di ogni confine, trasformandolo in specchio che ci cattura fino a diventare attori protagonisti costretti a dialogare con la propria coscienza. Un confine invisibile ma concreto, in cui noi diventiamo il limite di noi stessi, riflettendo su pregiudizi, regole e convinzioni che erigono continui muri attorno a noi: appunto muri di specchi! Confini oltre i quali ci sono i nostri sogni e la libertà! Perché l'umanità siamo noi: il muro siamo noi!...Poi però mi giro e vedo un nuovo muro nascere…”.
progetto a cura di
Dott.ssa Serena Mormino
Presidente Associazione Culturale AMARTE®
Vercelli Città d’Arte