MARINA CICOGNA: Lettera a Ljuba
Non riesco a scrivere cio’ che vorrei per il tuo mensile a Montecarlo. Sono concentrata su due avvenimenti che occupano gran parte della mia giornata e perfino i miei sogni notturni. Il primo è un complicatissimo trasloco!
Devo arredare la nuova casa di Roma con mobili provenienti da quella venduta due anni fa a St.Tropez, altri da una casa a Mondavio nelle Marche, altri ancora qui a Modena : vasi,quadri, lampade. Come ricordarli uno ad uno, nella mia testa ,la loro nuova sistemazione? Letti, sedie, consolle - rimpiazzarli qua e là : un inferno , una grande sfida, una lezione di precisione che non coinvolge solo me ma i trasportatori, quelli che attaccano i quadri ai muri, che riposizionano le luci. A parte questo c’è l’uscita del moi nuovo libro edito da Edimond , « La mia Libia ».
Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di St.Agata, mi ha fatto l’onore di presentarlo alla Farnesina Era appena tornato dalla Libia, paese per noi importantissimo, vicino e strategico, che si affaccia sull’altra sponda del Mediterraneo e che penso non voler più visitare per non rovinare il ricordo degli anni, dei mesi bellissimi che li ho vissuto ed a cui tu hai partecipato quando eravamo giovani, belle e pensavamo che quella vita straordinaria e pacifica non avrebbe mai avuto fine.
Ora, corro di nuovo a Roma a presentare il libro a "Uno Mattina" ed a Parigi, dove Diego della Valle e Farida Khelifa Seydoux, responsabile del marchio « Schiapparelli » danno una cena in mio onore. Ecco perché non posso passare il tempo a chiacchierare al telefono con te o venire a trovarti. Ma prima di Natale vengo di sicuro a Montecarlo ad abbracciarti. Poi per Capodanno parto per un mese di vacanza a Rio de Janeiro e Punta del Este per riprendere fiato e riposare al caldo, anche se il Sole stesso, alla mia età, è strettamente « verboten » : quante proibizioni ! Cerchiamo, comunque, sempre cose nuove. Ti abbraccio. Marina Cicogna