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IL DISAPPUNTO DEL PARLAMENTO MONEGASCO VERSO IL CONSIGLIO NAZIONALE EUROPEO
Luigi Mattera
Da sin. Fabrice Notari, Jean-François Robillon
e Alexandre Bordero
L’elemento cardine portato dalla presidenza del Conseil National nel consueto incontro mensile, di novembre, con la stampa è stato il manifesto disappunto verso il Consiglio d’Europa dopo la richiesta di questi alla Commissione di Venezia circa i valori di costituzionalità del Principato di Monaco.
I deputati dell’Assemblea, ci dice il Dr. Jean-FrançoisRobillon, Presidente del Parlamento monegasco (Conseil National), hanno adottato all’unanimità una dichiarazione volta a denunciare la decicione della Commissione parlamentare di controllo del Consiglio Europeo per il ricorso presentato dalla Commissione di Venezia. Il testo è stato trasmesso al Presidente dell’Assemblea del Consiglio Europeo, Jean-Claude Mignon, al Presidente della Commissione di controllo, Andrea Henkel ed alla deputata Anne Brasseur, relatrice del rapporto che, con grande sorpresa dei deputati monegaschi Bernard Marquet e Jean-Charles Gardetto, presenti alla lettura del testo, aveva chiesto di far esaminare dai giuristi lo standard delle disposizioni costituzionali del Consiglio Nazionale compatibili con quelle europee.
Jean-François Robillon, confida la propria perplessità, soprattutto in riferimento al fatto che l’ammissione di Monaco al Consiglio Europeo aveva già subito una logica e ponderata analisi prima che il Principato ne venisse autorizzato a farne parte, né si comprende cosa sia stato ritenuto modificato da allora per richiedere l’intervento della Commissione di Venezia. « Ci si sente trattati come un bambino che prende uno sculaccione dai genitori senza saperne il motivo », metaforizza Robillon !
I « genitori » risponderanno il 13 novembre quando la commissione si riunirà nuovamente a Parigi !