Ferruccio Bedochi è nato a Rubiera (Reggio Emilia) il 24 dicembre 1952.
Diplomato in informatica, per 30 anni ha programmato software nella società da lui fondata. La sua concezione artistica si è manifestata attraverso la ricerca di un caratteristico stile pittorico con il quale poter esprimere il suo sentire fatto di un prima e un dopo. Che ha chiamato ON AND OFF che è una trascrizione plastico-pittorica di quello stato di “off” in cui l’artista è finito dopo un incidente che lo ha reso paraplegico e quello precedente di “on” quando era un ricco imprenditore, appassionato d’arte e gallerista, amante del bello. come un Bit di un computer che vede ON come acceso, come per riprodurre una sorta di iperspazio ambientato nel mondo informatico, dove tutto è ammesso e OFF, ovviamente, come spento Attraverso questa tecnica – immerso in un mondo a formule bianche su sfondo nero Bedocchi riempie gli spazi dell’arte con un geometrismo irregolare ed astratto che riflette il suo stato psico-fisico.
On-off: Colori da metafora. La luce e il buio. Il successo e la caduta.
Proseguendo la sua ricerca ha creato opere con altre tecniche: musicando, dettato materico, vele cinetiche, in licra su tavola che, cambiando la rifrazione della luce, cambiano forma.3D, in pelle su cartone pressato o tavola con una serie chiamata I NERI e una serie COLORS che, come nella serie precedente, cambiando la rifrazione della luce si illuminano in maniera differente.
Nelle sue opere l'artista esamina l'impatto dell'immagine sull'osservatore, è affascinato dalle loro interpretazioni illimitate, dalla percezione dello spazio e dalla varietà del mondo. L'artista costruisce la sua pratica come un viaggio.
Il gesto nel movimento istantaneo, l'energia – è una parte indicativa della sua ricerca -Un altro asse integra, l’interiorità "In Out “dove ha messo in discussione i limiti, i confini tra sé e l'altro, tra dentro e fuori.
Sentire l'emozione e la coscienza lo ha aiutato a raggiungere una certa espressione attraverso il linguaggio pittorico, nel momento: il "qui e ora".
Oggi grazie all’arte–riscuotendo parecchio successo – e alla beneficenza per chi è stato molto più sfortunato di lui è rinato Dal nero che si trasforma in bianco. Come valvola di sfogo.
Dice l’Artista: “la mia Arte non è da confondere con l’Optical, perché io faccio geometria imperfetta. E nei miei quadri nascondo soggetti, come ad esempio delle donne che magari vedo solo io. Ma se si ha molta fantasia, si possono cogliere. Ma la cosa affascinante è che ognuno ci vede quello che vuole...”
Nella serie ON-OFF-COLORS, in cui tra il bianco e il nero s’insinua e a volte si sostituisce il colore vivo ed acceso, quasi un appunto a non vivere la vita a tinte stinte. Offre il colore, la saturazione come elementi costitutivi del dipinto, espressioni di sentimento.
Mantenendo il fascino della forma, dell'ombra, della struttura e dell'illusione ottica, Ferruccio Bedocchi decostruisce il suo soggetto in delineazioni spesso a malapena riconoscibili e schemi ripetitivi ~.
Una pittura quindi che è una rinascita. Uno stile che è invenzione. Un’estetica che è una nuova prospettiva sul mondo e che ha trovato nella pittura la sua rivalsa nei confronti del destino. Un destino che gli ha tolto e da cui si è fatto restituire, sotto altra forma, l’amore per la vita.
Maria Grazia Todaro Art Director Settembre 2019
