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Ho ragione di credere che sia stato davvero scritto tutto su questa meravigliosa storia d’amore.. cosa posso aggiungere? Quando ho ricevuto l’invito per le nozze, la mia gioia e la felicità mi hanno riportato ai ricordi di una vita condivisa con la mia amica Marta, e i tanti momenti in cui ho visto affacciarsi al Mondo una piccola Beatrice. Conosco molto di questa splendida giovane creatura, e tanti aneddoti delle nostre vite incrociate forse possono descrivere le premesse del suo futuro. La si notava per il suo carattere indomito, era una temeraria, la prima ad arrivare ai rifugi, il suo entusiasmo e la vitalità erano contagiosi, se partecipava ad una raccolta dii funghi, la vedevamo correre per mostrare il suo bottino, sempre il più abbondante. La stessa energia irrefrenabile nel gareggiare per un premio nei giochi . La vedevamo inventarsi i giorni, riunirsi con gli amici, incuriosirsi per le novità o le scoperte, al centro di un gruppo di sorelle e fratelli che si muoveva compattamente tra mare e montagna, dalle scuole di provincia alle feste per pochi. Indipendente, bellissima, altera. Di un carisma, che la vita un po’ riservata negli anni della sua infanzia, ha contribuito ad accrescere. Lei non conosceva esibizionismo, nella sua trincea di sentimenti, introversa e ribelle, pronta a scegliersi gli affetti mai per compromessi ma per puro istinto. Abbiamo tutti adorato Bea Oggi ritrovarla al centro dei fasti di un matrimonio da favola, mi riempie di orgoglio, di felicità immensa, e voglio solo in questa maniera dare il mio contributo alla cronaca, di questa storia d’amore. Perché nei dettagli e nei fiumi di parole della stampa, si è perso il significato di questo evento: la storia d’amore, che due giovani ragazzi hanno deciso di vivere totalmente, coronandola nel matrimonio. Quindi scelgo di raccontare sfumando i ricordi, lasciando agli altri, l’esigenza di commentare gli abiti, i luoghi, le scelte, i doni, chi c’era e chi no, chi avrebbe dovuto essere presente, quali e quanti. Si resta anche un po’ storditi dalla grande risonanza internazionale. E io, un po’ come una vecchia zia, resto qui a guardare, li incontrerò spesso, visto che questi saranno i luoghi della loro nuova vita. Per ora, le mie felicitazioni
LJUBA RIZZOLI